La nomina del professor Umberto Veronesi alla presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare da parte del governo Berlusconi ha un doppio obiettivo: spaccare il Pd tra chi è favorevole e chi è contrario al nucleare e quello di disorientare l’opinione pubblica, per lo più convinta che le centrali atomiche sul nostro Paese ci espongono alla contaminazione delle radiazioni e alla pericolosità dovuta alla cattiva gestione delle scorie radioattive che sono causa di tumori.Su questo rischio il professor Veronesi sostiene che l’idea che il nucleare possa aumentare il cancro è infondata. Non esistendo la combustione nel reattore, egli sostiene, non si sviluppano emissioni, quindi non c’è diffusione di sostanze cancerogene. L’unico pericolo per la salute della popolazione, secondo il professore, può derivare dal rischio incidente, un evento, puntualizza, oggi assolutamente impossibile. Secondo l’oncologo possiamo stare tranquilli, anzi l’energia nucleare ridurrà il rischio del tumore perché questa tecnologia riduce il consumo del petrolio, quindi, di conseguenza tutte le sostanze cancerogene. Eppure la sua nomina desta molte perplessità, perché di questioni così complesse come la fisica dei reattori, non se ne dovrebbe occupare un medico, ma un fisico, come per esempio, il premio Nobel professor Carlo Rubbia, che da oltre cinquant’anni studia i fenomeni nucleari.
Bravo Venutelli; è un mio amico di vecchia data
RispondiEliminaCiao atutti Ugo