venerdì 19 novembre 2010

Consiglio Dei Ministri impugna le leggi sulla cattura degli uccelli come richiami in Lombardia Toscana e Liguria

foto tratta da http://www.cacciapassione.com/notizie/1523-cattura-uccelli-da-richiamo-in-toscana-nuova-legge.html

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA LA LEGGE DELLA REGIONE TOSCANA SULLA CATTURA DEGLI UCCELLI A FINI DI RICHIAMO PER LA CACCIA IN ATTESA DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE,IL WWF CHIEDE ALLA REGIONE DI SOSPENDERE IL PROVVEDIMENTO

Oltre 5000 sono gli uccelli selvatici (tordi, merli e cesene) che la legge regionale toscana n. 50/2010 destina alla cattura e quindi ad una vita di sofferenze e prigionia per essere usati come richiami vivi nella caccia. Si tratta di un tipo di caccia anacronistico, di gravissimo impatto sull’avifauna migratoria ed eticamente ormai inaccettabile. Sono più di 200.000 gli uccelli selvatici detenuti in queste condizioni in Toscana e ogni anno ne vengono catturate alcune migliaia, che si aggiungono a quelli provenienti da allevamenti (o dichiarati tali).Anche quest’anno, come nel 2009, il Consiglio Regionale della Toscana ha voluto approvare un nuovo programma di catture nonostante il parere tecnico contrario dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), organo tecnico indicato dalla legge quadro per verificare l’idoneità di simili attività. Un provvedimento quindi palesemente illegittimo, come confermato solo pochi mesi prima dalla Corte Costituzionale, che aveva annullato un’analoga legge varata dalla Regione l’anno prima con gli stessi contenuti. Ma neppure la Corte Costituzionale ha fermato il Consiglio Regionale, che con qualche lodevole eccezione di alcuni Consiglieri, ha voluto approvare un provvedimento che lo stesso Ufficio Giuridico della Regione contrassegnava come illegittimo. Il WWF ha quindi subito presentato un esposto al Consiglio dei Ministri, che ha voluto anche quest’anno impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la legge toscana. In attesa del nuovo pronunciamento della Corte il WWF chiede adesso alla Regione la sospensione urgente del provvedimento, altrimenti le catture continueranno, causando un grave danno alla fauna selvatica. E ci viene da fare una domanda: chi dovrebbe pagare l’impegno di tempo e lavoro della Corte Costituzionale e dell’Avvocatura della Regione per dibattere di un provvedimento già dichiarato incostituzionale pochi mesi fa e la cui incostituzionalità era stata per scritto segnalata ai Consiglieri regionali dall’Ufficio Giuridico della Regione? Non dovrebbero forse farlo quei Consiglieri che hanno votato un provvedimento che ben sapevano essere illegittimo?

Firenze, 19 novembre 2010 Guido Scoccianti (Responsabile Settore Caccia WWF Toscana)

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