lunedì 29 novembre 2010

Incidenti di caccia, quando misure realmente efficaci? Un Intervento del wwf di Arezzo

La tragedia di quindici giorni fa a San Polo, riporta in primo piano la necessità di norme e controlli più severi nei confronti di chi esercità un attività decisamente pericolosa. Strumentalizzare un dramma come quello di domenica non è nelle nostre intenzioni. Tutto il WWf è vicino alla famiglia Piomboni che suo malgrado si è vista cadere addosso una tragedia impossibile da immaginare.
Ma la tragica fine del nostro concittadino, che domenica mattina si era recato nei boschi alle porte di Arezzo in cerca di funghi, deve far riflettere tutti coloro che sono, sotto vari aspetti, coinvolti nella gestione di un'attività pericolosa come la caccia. Purtroppo i numeri, crudi e nudi, parlano chiaro: ogni anno si registrano decine di vittime di incidenti mortali e altrettanti feriti, le cause sono le più varie, dalla imprudenza di chi spara, alla imperizia, a situazioni imprevedibili ecc. Anche la provincia di Arezzo non è purtroppo nuova a incidenti mortali avvenuti anche negli anni scorsi, a conferma che possiamo anche riempirci la bocca di tante belle parole, ma che a conti fatti i drammi continuano a verificarsi.Forse, grazie a provvdedimenti adottati negli ultimi anni la situazione è migliorata in quella che probabilmente era l'attività più a rischio tra tutte quelle legate alla caccia: la battuta al cinghiale. L'obbligo di indossare indumenti vistosi ha certamente determinato un netto calo di incidenti, ma nei confronti di coloro che altrettanto legittimamente dei cacciatori frequentano il bosco nei periodi di caccia aperta (fungaioli, ciclisti, fotografi, semplici gitanti, tartufai ecc), cosa si è davvero fatto? Per leggere il resto

sabato 27 novembre 2010

giovedì 25 novembre 2010

Assemblea degli attivisti del WWF della Toscana. 27-28 Novembre 2010- Casale della Giannella

Sabato 27 e domenica 28 novembre i Volontari del WWF Toscana si ritrovano per parlare delle strategie future dell'Associazione. Leggi il programma completo.

Sede chiusa fino a metà gennaio 2011

Si comunica che la sede del WWF Pisa, per motivi operativi,
rimarrà chiusa fino a metà gennaio 2011.

Sede aperta solo il mercoledì dalle 18:30 alle 20:00.

martedì 23 novembre 2010

Energia, città e futuro: l'esempio di Curitiba la citta' piu' verde del Brasile.Venerdì 26 novembre presso La Limonaia-Pisa

http://www.scuoladellerinnovabili.it/2010/11/energia-citta-e-futuro-impatto-su-economia-salute-e-ambiente/
Grazie alla crisi ci siamo accorti che il nostro sistema di vita è sbagliato senza possibilità di appello. Nell’incontro-dibattito analizzeremo i motivi della crisi e mostreremo come sono stati risolti in alcune città estere divenute modelli virtuosi da seguire: Friburgo in Germania, Curitiba in Brasile e altri esempi. Esporremo nuove iniziative e progetti .All’ incontro e dibattito parteciperanno:


La Dott.ssa Maria Grazia Petronio, Associazione InternazionaleMedici per l’Ambiente che parlerà delle analisi sulle condizioni di salute della popolazione, e dell’esempio virtuoso della città di Friburgo.

L’Arch. Massimiliano Silvestri mostrerà la città verde Curitiba considerata la”capitale ecologica del Brasile”, parlerà dei gravi problemi delle nostre città e proporrà possibili soluzioni.
Giuliano Meini, Presidente degli OrtiPisani, esempio di buone iniziative: gli orti nelle scuole e gli orti urbani

venerdì 19 novembre 2010

Consiglio Dei Ministri impugna le leggi sulla cattura degli uccelli come richiami in Lombardia Toscana e Liguria

foto tratta da http://www.cacciapassione.com/notizie/1523-cattura-uccelli-da-richiamo-in-toscana-nuova-legge.html

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA LA LEGGE DELLA REGIONE TOSCANA SULLA CATTURA DEGLI UCCELLI A FINI DI RICHIAMO PER LA CACCIA IN ATTESA DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE,IL WWF CHIEDE ALLA REGIONE DI SOSPENDERE IL PROVVEDIMENTO

Oltre 5000 sono gli uccelli selvatici (tordi, merli e cesene) che la legge regionale toscana n. 50/2010 destina alla cattura e quindi ad una vita di sofferenze e prigionia per essere usati come richiami vivi nella caccia. Si tratta di un tipo di caccia anacronistico, di gravissimo impatto sull’avifauna migratoria ed eticamente ormai inaccettabile. Sono più di 200.000 gli uccelli selvatici detenuti in queste condizioni in Toscana e ogni anno ne vengono catturate alcune migliaia, che si aggiungono a quelli provenienti da allevamenti (o dichiarati tali).Anche quest’anno, come nel 2009, il Consiglio Regionale della Toscana ha voluto approvare un nuovo programma di catture nonostante il parere tecnico contrario dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), organo tecnico indicato dalla legge quadro per verificare l’idoneità di simili attività. Un provvedimento quindi palesemente illegittimo, come confermato solo pochi mesi prima dalla Corte Costituzionale, che aveva annullato un’analoga legge varata dalla Regione l’anno prima con gli stessi contenuti. Ma neppure la Corte Costituzionale ha fermato il Consiglio Regionale, che con qualche lodevole eccezione di alcuni Consiglieri, ha voluto approvare un provvedimento che lo stesso Ufficio Giuridico della Regione contrassegnava come illegittimo. Il WWF ha quindi subito presentato un esposto al Consiglio dei Ministri, che ha voluto anche quest’anno impugnare di fronte alla Corte Costituzionale la legge toscana. In attesa del nuovo pronunciamento della Corte il WWF chiede adesso alla Regione la sospensione urgente del provvedimento, altrimenti le catture continueranno, causando un grave danno alla fauna selvatica. E ci viene da fare una domanda: chi dovrebbe pagare l’impegno di tempo e lavoro della Corte Costituzionale e dell’Avvocatura della Regione per dibattere di un provvedimento già dichiarato incostituzionale pochi mesi fa e la cui incostituzionalità era stata per scritto segnalata ai Consiglieri regionali dall’Ufficio Giuridico della Regione? Non dovrebbero forse farlo quei Consiglieri che hanno votato un provvedimento che ben sapevano essere illegittimo?

Firenze, 19 novembre 2010 Guido Scoccianti (Responsabile Settore Caccia WWF Toscana)

mercoledì 17 novembre 2010

Censimento avifauna Oasi "Dune di Tirrenia" di Roberto Guglielmi

Elenco di tutte le specie censite nell’Oasi WWF di Tirrenia
nel corso dell’indagine effettua da Roberto Guglielmi*
Colombaccio Columba palumbus
Picchio verde Picus viridis
Picchio rosso maggiore Dendrocopos major
Rondine Hirundo rustica
Scricciolo Troglodytes troglodytes
Pettirosso Erithacus rubecula
Usignolo Luscinia megarhynchos
Merlo Turdus merula
Capinera Sylvia atricapilla
Occhiocotto Sylvia melanoicephala
Usignolo di fiume Cettia cetti
Fiorrancino Regulus ignicapillus
Cinciallegra Parus major
Rigogolo Oriolus oriolus
Fringuello Fringilla coelebs
Cardellino Carduelis carduelis
Verdone Carduelis chloris
Verzellino Serinus serinus
Passera d'Italia Passer italiae
*alle suddette specie si aggiungono, quali specie “sospese”, Cornacchia
grigia Corvus corone cornix, e Tortora dal collare orientale Streptopelia
turtur, che frequentano abitualmente i dintorni dell’Oasi.

lunedì 15 novembre 2010

A Pisa si deve fare di piu' per il verde urbano

Foto tratta da http://www.verdepisa.it/


Nei giorni scorsi si sono lette sulla stampa cittadina parole di elogio nei confronti di chi attualmente gestisce il verde urbano a Pisa, può darsi che alcuni miglioramenti ci siano stati rispetto ai tempi passati, ma sicuramente al momento la situazione è ancora carente con tante cose da migliorare. Innanzi tutto sarebbe opportuno che tutti avessero ben chiaro la fondamentale importanza di avere in ambito urbano una diffusa e capillare rete di verde fatto di parchi pubblici più o meno grandi, ma anche di alberature lungo le strade e singole piante di grandezza adeguata messe a dimora ovunque ce ne sia lo spazio. Ma qual'è dunque l'importanza del verde in città, sicuramente la purificazione dell'aria inquinata dei nostri centri urbani con evidente beneficio psicofisico per i cittadini, ma anche l'aumento di biodiversità, una maggiore qualità dell'arredo urbano etcc.. Sono diverse migliaia gli alberi d'alto fusto e di dimensioni più contenute oltre agli arbusti che potrebbero essere piantumate, molte altre quelle che dovrebbero essere reimpiantate in sostituzione di quelle morte. Altra carenza non indifferente la manutenzione del verde, a Pisa qualche anno fa è stato fatto un buon regolamento comunale sul verde, peccato però che molte cose ivi previste non vengono realizzate, un esempio per tutti le potature che vengono eseguite a calendario anzichè quando effettivamente necessario e per di più spesso mal eseguite. Sulle rotatorie basta girare per la città per rendersi conto dello stato delle cose, sono poche quelle ben realizzate e mantenute, la maggior parte o sono cementificate o se a verde, trascurate e prive di vegetazione arboreo-arbustiva. Ultimo accenno ai parcheggi ed al suolo comunque impermeabilizzato, il regolamento edilizio del comune prevede il posizionamento di alberi ad alto fusto ogni 60 metri quadri ed ogni tanti stalli per la sosta, basta girare per Pisa per notare come anche nella realizzazione di grandi parcheggi realizzati recentemente in periferia non si sia inspiegabilmente tenuto conto di queste norme."

domenica 14 novembre 2010

Resoconto attività 2009 e 2010

Resoconto attività 2009 e 2010
(File pdf di 16,75 MB)

Alla cena sociale del 6 novembre, organizzata come ogni anno dal gruppo trekking, che ha avuto luogo presso il circolo ARCI del CEP, è stato presentato il resoconto delle attività del 2009 e 2010.

venerdì 12 novembre 2010

SALVIAMO L'ACQUEDOTTO MEDICEO E LA PIANA DEL GRANDUCA - FIRMA LA PETIZIONE

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Purtroppo, come molti sapranno, una tegola si sta per abbattere sull'Acquedotto Mediceo, tagliando in due la fertile piana tra Pisa ed Asciano (già dichiarata di valore agricolo- paesaggistico).Si tratta della tangenziale nord-est di Pisa, opera faraonica dal costo stimato di 60 milioni di euro che dovrebbe collegare Madonna dell'Acqua e quindi il traffico veicolare proveniente dalla statale Aurelia e dalla A12 con il nuovo polo ospedaliero di Cisanello. Il comitato "Salviamo l'Acquedotto Mediceo" sta portando avanti una battaglia contro questo progetto, contando sull'appoggio di varie associazioni quali Legambiente, WWF, Lipu ed altre a livello locale.Leggi il resto

Intanto è iniziata una raccolta di firme on-line su una petizione,

Per saperne di piu'

- Viabilità nord-est, PSI e IdV: "Servono le 4 corsie"

- Viabilità a Nord-est: si riapre la polemica sul numero delle corsie?

- Viabilità a nord-est: passa la variante al regolamento urbanistico

- Tangenziale nord-est: presentato il progetto preliminare

- Legambiente: “Stop alla realizzazione della Tangenziale nord-est”

- Tangenstory

mercoledì 10 novembre 2010

Discutibili dichiarazioni del prof.Veronesi della pericolosita' sulla salute del nucleare.La risposta di Italia Nostra.


Pubblichiamo la mozione presentata al Convegno di Capalbio di Italia Nostra Toscana del 30 ottobre 2010 da parte di Mario Venutelli (il testo originale è di Giuseppe Chiappuella, è stato esaminato e minimamente revisionato da Antonio Dalle Mura e da Gianni Mattioli) (http://www.italianostra.org/?p=5119)

La nomina del professor Umberto Veronesi alla presidenza dell’Agenzia per la sicurezza nucleare da parte del governo Berlusconi ha un doppio obiettivo: spaccare il Pd tra chi è favorevole e chi è contrario al nucleare e quello di disorientare l’opinione pubblica, per lo più convinta che le centrali atomiche sul nostro Paese ci espongono alla contaminazione delle radiazioni e alla pericolosità dovuta alla cattiva gestione delle scorie radioattive che sono causa di tumori.Su questo rischio il professor Veronesi sostiene che l’idea che il nucleare possa aumentare il cancro è infondata. Non esistendo la combustione nel reattore, egli sostiene, non si sviluppano emissioni, quindi non c’è diffusione di sostanze cancerogene. L’unico pericolo per la salute della popolazione, secondo il professore, può derivare dal rischio incidente, un evento, puntualizza, oggi assolutamente impossibile. Secondo l’oncologo possiamo stare tranquilli, anzi l’energia nucleare ridurrà il rischio del tumore perché questa tecnologia riduce il consumo del petrolio, quindi, di conseguenza tutte le sostanze cancerogene. Eppure la sua nomina desta molte perplessità, perché di questioni così complesse come la fisica dei reattori, non se ne dovrebbe occupare un medico, ma un fisico, come per esempio, il premio Nobel professor Carlo Rubbia, che da oltre cinquant’anni studia i fenomeni nucleari.

Leggi tutto il documento

Acqua bene comune: diritto, politiche, economia.Giovedi' 11 Novembre Aula V Palazzo Sapienza a Pisa

Clicca sull'immagine per i dettagli

lunedì 8 novembre 2010

Censimento avifauna all'Oasi "Dune di Tirrenia" di Roberto Guglielmi

Elenco di tutte le specie censite nell’Oasi WWF di Tirrenia
nel corso dell’indagine effettuata da Roberto Guglielmi*.
Colombaccio Columba palumbus
Picchio verde Picus viridis
Picchio rosso maggiore Dendrocopos major
Rondine Hirundo rustica
Scricciolo Troglodytes troglodytes
Pettirosso Erithacus rubecula
Usignolo Luscinia megarhynchos
Merlo Turdus merula
Capinera Sylvia atricapilla
Occhiocotto Sylvia melanoicephala
Usignolo di fiume Cettia cetti
Fiorrancino Regulus ignicapillus
Cinciallegra Parus major
Rigogolo Oriolus oriolus
Fringuello Fringilla coelebs
Cardellino Carduelis carduelis
Verdone Carduelis chloris
Verzellino Serinus serinus
Passera d'Italia Passer italiae
*alle suddette specie si aggiungono, quali specie “sospese”, Cornacchia
grigia Corvus corone cornix, e Tortora dal collare orientale Streptopelia
turtur, che frequentano abitualmente i dintorni dell’Oasi.

domenica 7 novembre 2010

Il no al nucleare della Toscana

Nel corso del 2010 è nato in Toscana un coordinamento che raggruppa 16 associazioni, ambientaliste e non, per sostenere con forza il rifiuto del ritorno al nucleare.
Il coordinamento è stato presentato in una conferenza stampa tenutasi il 27 maggio scorso, a Firenze, e come primo atto ha preparato due documenti sul nucleare, avvalendosi anche del contributo di insigni fisici, quali Angelo Baracca, Gianni Mattioli, Giuseppe Onufrio (presidente di Greenpeace): " 10 buoni motivi per opporsi al nucleare " e " Le tante facce del nucleare".
Il primo è una sorta di vademecum con una descrizione sintetica e chiara dei principali problemi connessi alla tecnologia nucleare; il secondo è un approfondimento del primo, poiché vi vengono ripresi ed ampliati i temi affrontati in esso.

Lo scopo di questi documenti è duplice: fornire alle persone informazioni corrette e dare al tempo stesso uno strumento utile per valutare con più consapevolezza le informazioni fornite dai media o ascoltate direttamente in dibattiti e conferenze.

E' possibile scaricare i documenti dal sito del coordinamento:

nonuketoscana.blogspot.com

Tra pochi giorni saranno scaricabili anche due documenti sulle scorie, uno più snello, "Breve guida per conoscere meglio le scorie" ed uno più approfondito, "Le scorie.....conosciamole meglio"

Coordinamento Toscano per il No al Nucleare

Ambiente e Lavoro Toscana

Amici della Terra - Toscana ONLUS

ARCI Toscana

Cittadinanzattiva Toscana

Fare Verde Toscana

Forum Ambientalista

Greenpeace

Italia Nostra Toscana

International Society of Doctors for the Environment

Legambiente Toscana

Libera Toscana

Medicina Democratica

Mondo Senza Guerre e Senza Violenze

Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio

Terra !

WWF Toscana




mercoledì 3 novembre 2010

100 PIAZZE PER IL CLIMA , 6 - 7 NOVEMBRE IN TUTTA ITALIA, PER UN FUTURO DI ENERGIE RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA e per il NO AL NUCLEARE

Sabato 6 Novembre 2010 a partire dalle 9:30 davanti alla Coop di Cisanello (PISA) sarà presente un banchetto organizzato da WWF e Legambiente di Pisa.
Verranno raccolte le firme per la proposta di legge popolare a favore delle rinnovabili.



A 23 anni dal referendum in cui la maggioranza degli italiani rifiutò l’energia nucleare associazioni e comitati si mobilitano per ribadire che il futuro del Paese è legato allo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. In oltre 100 Piazze italiane vi saranno marce e manifestazioni: i cittadini potranno firmare il progetto di legge d'iniziativa popolare ''Sviluppo dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima'', firme che saranno consegnate in Parlamento prima delle festività natalizie. Per realizzare questa grande opportunità, bisogna perseguire con determinazione e lungimiranza la strada del risparmio, dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in tutti i settori: industriale, agricolo, terziario, civile. Il 6-7 novembre nelle piazze di tutt’Italia si concentrerà la mobilitazione di organizzazioni ed enti locali per far sentire la voce di tutti quelli che nel concreto nel nostro Paese operano e s’impegnano per la diminuzione delle emissioni dei gas serra.

Vai al sito fermiamoilnucleare.it per saperne di più >>
Il WWF dice NO al nucleare, guarda le pagine del sito dedicate a questo tema

METTICI LA FACCIA Partecipa alla campagna on line per fermare il nucleare in Italia. Comunica a tutti la tua adesione all’appello “Fermiamo il nucleare, non serve all’Italia”. Scatta una tua foto mentre fermi il nucleare ed usala come immagine del tuo profilo Facebook Invita i tuoi amici a fare lo stesso. Facciamo tutti lo stesso gesto per fermare il nucleare e promuovere una politica energetica capace di futuro!
. Siamo la maggioranza degli Italiani: facciamolo vedere!


martedì 2 novembre 2010

Sulla piazza S. Silvestro dobbiamo essere consapevoli che l'obelisco è stato scelto con concorso pubblico internazionale (la mostra degli elaborati a palazzo Azzurro è appena terminata) e che per esso premono enti potenti come la Normale e la Soprintendenza. Pur consapevoli dell'assurdità del progetto, che prevede il taglio di tutti i pini, che non è per niente necessario, anche posizionando l'obelisco, dobbiamo fare i conti con decisioni piovute dall'alto (alla faccia dell'urbanistica partecipata tanto sbandierata nei convegni!); piuttosto che proporre la sostituzione dei pini con altro (non vedo il vantaggio, sia perché i pini in questione non sono ancora vecchi (andiamo a S. Rossore per renderci meglio conto delle dimensioni di un pino stramaturo!), sia perchè qualsiai nuova pianta avrebbe bisogno di almeno trent'anni per iniziare a fare un po' d'ombra. Non è neanche corretto dire che questi non sono alberi spontanei e dunque non possono essere protetti, perché un contesto urbano non è un Parco naturale. Piuttosto bisogna far valere il fatto che questa pinetina è diventata un'oasi di aria buona e fresco estivo per i cittadini, in particolare per le fascie più deboli (anziani e bambini). La strategia potrebbe essere quella di un leggero diradamento della pineta e spalcatura della chioma dei singoli alberi in modo da ottenere un aumento della luce sullaa piazza e una maggior visibilità per gli edifici che la circondano e per il futuro obelisco: se proprio bisogna tagliare qualche albero lo si faccia con razionalità e con rispetto.
Non facciamo l'errore fatto qualche anno fa in piazza Dante, dove dando retta agli "esperti" di turno si levarono i pini che davano ombra alle altre piante e ne risultò un forno in cui a poco a poco morirono i lecci e almeno una magnolia (tutti alberi di notevoli dimensioni). Chi amministra queta città, con tipico provincialismo, va alla ricerca di un effimero prestigio e al seguito di mode passeggere, facendosi forte di pareri dati con superficialità da cattedratici pieni di cultura libresca, e i risultati concreti vengono puntualmente alla luce dopo qualche anno, quando ormai la stanza dei bottoni ha cambiato inquilini e non è più possibile chiedere i danni a chi li ha procurati.