sabato 18 settembre 2010

APERTURA CACCIA WWF: STAGIONE NUOVA, VECCHIA CACCIA

IL RECENTE ART 42 DELLA LEGGE COMUNITARIA APPROVATA DAL PARLAMENTO CHE IMPONE IL RISPETTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NON TROVA APPLICAZIONE DA PARTE DI REGIONE E PROVINCE.UNA CACCIA CONTRO LA FAUNA, CONTRO I DIRITTI DELLA COLLETTIVITÀ, CONTRO L'EUROPA.

La Regione Toscana, come la generalità delle Regioni, non ha modificato nulla nel calendario venatorio, consentendo addirittura pure quest'anno anche l'apertura anticipata ai primi di settembre, e continuando a permettere una caccia che non tiene alcun conto (per numeri, periodi e modalità) dello stato delle popolazioni selvatiche e delle loro esigenze di tutela.

A nulla è servita una lettera con cui il WWF e altre Associazioni di tutela ambientale hanno ricordato alla Regione e alle Province, nel giugno scorso, la necessità di adeguare le proprie normative alla normativa europea, secondo il preciso dettato della recente norma nazionale.In nessun conto sono state tenute anche le indicazioni dell‘Ispra (Istituto Superiore Ricerca Ambientale organo tecnico- scientifico dello Stato) che il 29 luglio scorso ha inviato a tutte le Regioni un importante documento ("Guida per la stesura dei calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, cosi’ come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42"), che stabilisce che, per molte specie di animali selvatici, la caccia in Italia dovrebbe aprirsi il 1° ottobre e chiudersi il 20 gennaio, mentre per altre andrebbe almeno temporaneamente sospesa (come il Combattente) e per molte altre specie la caccia potrebbe essere autorizzata solo in presenza di “piani di gestione” che ne valutino la consistenza e lo stato di “salute”. Poiché le note e le diffide inviate di concerto con altre associazioni a giugno a tutte le Regioni non sono risultate sufficienti, ora il WWF tornerà nelle Aule dei Tribunali amministrativi regionali per chiedere attraverso numerosi ricorsi l'applicazione ed il rispetto delle regole da parte di Regioni e Province, per la tutela della fauna selvatica e dell'ambiente, dovere stabilito anche dalla Costituzione, e per garantire l'adeguamento della gestione dell'attività venatoria alle regole stabilite dall'Unione Europea ed ormai introdotte anche nel nostro Paese.L’importanza del pieno rispetto delle regole viene ribadita anche dal Corpo Forestale che proprio in questi giorni ha stilato un elenco di 12 consigli per essere un “cacciatore a norma di legge”.Proprio per vigilare sul rispetto delle regole, come ogni anno sul territorio ci sono anche le 350 guardie volontarie venatorie del WWF che lavorano in stretta collaborazione con l'Autorità Giudiziaria. Il lavoro delle Guardie è documentato anche dai numerosi video caricati su You Tube nel canale WWF alla pagina http://www.youtube.com/view_play_list?p=A2C3A0384192FCDB

17 settembre 2010 WWF Toscana



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