venerdì 4 settembre 2015

TREKKING Domenica 6 Settembre 2015 “Fattoria di Migliarino: alla scoperta della Riserva del Fiumaccio”

Categoria: Escursione Naturalistica (Educazione Ambientale)Durata totale: una giornata intera (pranzo al sacco)
Difficoltà: ( T ) itinerario turistico
Descrizione: Visita guidata finalizzata alla osservazione degli elementi naturali.
Info e prenotazioni: Associazione WWF Alta Toscana Onlus in segreteria al 050580999 entro venerdì pomeriggio o via e-mail: pisa@wwf.it
Ritrovo: ore 09.00 presso la Sede del WWF Largo C. Marchesi, 1 Cisanello (Pi) oppure: ore 10:00 davanti al Circolo ACLI di Migliarino, di fronte alla Chiesa, partenza fino località “Immaginetta” in via dei Pini a Migliarino Pisano (proprietà Salviati)
Capo gita: Marcello Marinelli 349/8542253 socio AIGAE
Quota: 7€ (comprendente accompagnamento con Guida Ambientale Escursionistica ed assicurazione, 3€ per i soci WWF)
Ci teniamo a ringraziare Alexandre Chevallier per la disponibilità dimostrata come proprietà e con il quale abbiamo ideato progetti futuri che possano favorire un turismo ecosostenibile, godendo di questo patrimonio naturale che è la Tenuta di Migliarino, compresa la Marina di Vecchiano, entrambe all'interno del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli.

La tenuta di Migliarino presenta la classica distribuzione della vegetazione sui terreni alluvionali, generati dai sedimenti depositati in mare durante i secoli dall’Arno, nei dintorni della foce. Questi suoli presentano la caratteristica alternanza di “tomboli” e “lame”, ovvero cordoni di dune sabbiose relativi a successive linee di costa, separati l’uno dall’altro da depressioni che testimoniano di antichi stagni costieri, parzialmente colmati man mano che il litorale avanzava verso sud-ovest.
La lieve differenza di quota fra queste due tipologie morfologiche determina una netta differenza fra le componenti floristiche e vegetazionali che le colonizzano: infatti è tipica delle dune toscane la vegetazione xerofila, che allo stato di massimo sviluppo e equilibro (climax) genera la lecceta, mentre (soprattutto in questa parte più settentrionale della regione) nelle depressioni interdunali (localmente denominate “lame”) vegeta il bosco planiziale, essenzialmente composto di latifoglie d’alto fusto generalmente a foglie caduche, bisognose di maggior quantità d’acqua.
Fra le specie mesofile o igrofile più interessanti del bosco misto la farnia, l’acero, il carpino bianco, l’olmo, l’alloro, il frassino ossifillo, il pioppo bianco, l’ontano nero, la rara periploca greca, mentre, associati al leccio, si incontrano spesso l’erica arborea, il corbezzolo (queste due specie nel Parco si trovano soprattutto a Migliarino), la fillirea e talvolta il pungitopo; nella tenuta sono molto abbondanti i pini, frutto di impianti artificiali, come va sempre ricordato: in ambiente dunale dunque, più che la lecceta, a Migliarino è diffusa la pineta, domestica o marittima, e il leccio o altre specie mediterranee sono presenti più che altro come sottobosco, poiché in questo sito è avvenuta, come in molte analoghe zone del Parco, la sistematica sostituzione del leccio col pino, che negli ultimi secoli ha generato nella costa toscana l’immagine ormai familiare della pineta.
La pineta, come qualsiasi bosco coltivato, è sottoposta periodicamente a diradamenti, tagli a raso e rinnovo, con la conseguenza che ogni tanto ci si può imbattere in aree temporaneamente scoperte, provvisoriamente occupate da piccoli pini e vegetazione mediterranea pioniera, come il cisto. A Migliarino sono presenti le specie animali più diffuse nel Parco, come il picchio, la ghiandaia e alcuni rapaci diurni e notturni, gli uccelli acquatici, il cinghiale, il daino , la volpe, il tasso, lo scoiattolo, il ghiro e la testuggine palustre.
L’area, ricca di farnie, frassini, pioppi e carpini secolari, è impreziosita dalla presenza del cipresso calvo (Taxodium distichum), specie tipica delle paludi del nord America e qui inserita dalla famiglia Salviati, da secoli proprietaria di Migliarino; essa si è adattata benissimo nelle lame, come dimostra il maestoso esemplare riportato nella cartina allegata. Sempre a Migliarino si trova la “Quercia del Cinto”, farnia isolata in una radura fra la pineta e la riserva del Fiumaccio. Altra componente esotica di spicco sono le diverse sequoie piantate, sempre dai Salviati, alla fine del’800, che vegetano nella parte nord della lama. In questa zona è presente un piccolo edificio storico che potrebbe assolvere funzioni di ospitalità per escursionisti e di aula didattica per scolaresche.

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