venerdì 5 luglio 2013

lettera aperta di Ugo Macchia al vicesindaco Ghezzi sui problemi del litorale pisano

Gentile Vicesindaco,
La ringrazio dell'invito alla manifestazione per la bandiera blu e allo scorso incontro del Continental. In quell'occasione non son riuscito ad intervenire, a causa dell'affollarsi e del protrarsi degli interventi dei numerosi imprenditori balneari presenti. Se avessi potuto, avrei detto le cose che Le elenco, spero che Lei abbia il tempo e la pazienza di leggerle.
Il discorso del degrado o della poca pulizia di alcune zone del litorale, sollevato da alcuni, non mi è parso cogliere in pieno l' essenza del problema: secondo me, e credo in questo di interpretare la visione dei colleghi del Comitato Oasi WWF Litorale Pisano, non è ancora sufficientemente diffusa nei vari operatori la consapevolezza dell'enorme valore delle aree naturali che circondano gli insediamenti urbani del litorale, e ciò viene dimostrato dal frequente rilascio di rifiuti ai bordi di boschi e dune, dai numerosi sconfinamenti delle macchine operatrici che livellano le spiagge ad ogni inizio di stagione e  dai continui segnali di insofferenza per i vincoli che il Parco porrebbe non solo all'edilizia, ma anche al parcheggio e alla scorrevole circolazione dei veicoli fra Pisa  e la costa.
Per intanto vorrei ancora una volta ripetere che il Parco non va considerato come un'ostacolo, ma come un'opportunità per il turismo. 
In particolare vorrei segnalare che le due spiagge comunali (sia la parte libera che quella attrezzata), essendo sottoposte ad un carico che a stento esse riescono a contenere, presentano numerosi episodi di degrado, come il continuo rilascio di rifiuti sulle dune  ad esse adiacenti e negli stradelli di accesso, (motivo per il quale bisognerebbe incrementare i servizi di pulizia e di vigilanza), e il fatto che lo stradello della spiaggia di levante ha un aspetto veramente desolante, dopo il taglio fitosanitario dei pini. Al proposito siamo disponibili a collaborare ad un rimboschimento con specie autoctone. E' importante che i cittadini e gli ospiti estivi che si recano  nelle spiagge comunali vengano accolti bene.
Vorrei poi parlare un attimo del litorale di Marina di Pisa: alcuni hanno sollevato il problema che il lungomare ha bisogno di una riqualificazione, sia dal punto di vista estetico che da quello della realizzazione di nuovi parcheggi.
Anche senza sentire ciò che è stato detto all'assemblea io avrei già sottolineato il fatto che paradossalmente la cittadinanza non si rende conto di avere già un giardino mediterraneo a disposizione lungo la strada, in parte dal lato mare, ma soprattutto dal lato monte: infatti queste bellissime e preziose macchie costiere, che si danno forma da sé adattandosi spontaneamente ai venti marini, d'estate sono assediate dalle macchine e non vengono prese in considerazione per altro scopo che il loro uso come un immenso cassonetto dei rifiuti, nell'attesa che ne vengano sbancate altre porzioni per far posto ad altre auto. 
Se un nostro consiglio può avere udienza presso l' amministrazione comunale, suggeriremmo innanzitutto che vengano ripristinate le fatiscenti recinzioni intorno ai parcheggi, che venga istutuita una piccola fascia di rispetto fra l'asfalto e la vegetazione, dove si possa transitare a piedi, senza essere soffocati dalle auto, e che vengano poste delle tabelle informative illustrate che descrivano ai passanti e agli automobilisti le specie botaniche e i bei fiori, spesso anche rari, che si possono ammirare lungo la strada e intorno ai parcheggi. Inoltre andrebbero istruiti sulle specie da rispettare gli operatori incaricati dello sfalcio sui bordi delle sedi stradali e  asportati continuamente i rifiuti abbandonati dai più incolti, perché, se non se ne vedono intorno, è più difficile che ci sia qualcuno che vuole gettarli per primo. 
E' ovvio che, se c'è ancora chi scambia la varietà delle specie spontanee con una sorta di disordine (come ho sentito dire anche all'assemblea) a cui non nuoce l'aggiunta dei rifiuti, il compito che abbiamo di fronte non è facile, ma bisogna pur cominciare, altrimenti i turisti stranieri, che ogni tanto incontro alla nostra oasi delle dune, continueranno a chiedermi come mai in Italia, dove  si incontrano le piante, invece di sentieri naturalistici si trovino discariche e improvvisati gabinetti. Un'altra cosa poi che questi ospiti ci domandano spesso è come mai sia così difficile dalle nostre parti trovare delle spiagge dove non si debba pagare qualcosa per poter fare una nuotata, ciò che pone almeno qualche dubbio sulla legittimità del fatto che questi operatori balneari si comportino come i veri padroni della costa e poi alle assemblee, come l'ultima a cui abbiamo assistito, accampino tante pretese, spingendosi spesso e volentieri anche a provocare gli amministratori.
Un' ultima notazione sul problema delle strade bianche, sollevato solo in coda e poi ripreso dal Sindaco: mi permetterei di suggerire che il vero ostacolo fra Pisa e il suo litorale sono le servitù militari, che di fatto impediscono il proseguimento sino alle arterie principali della via Bigattiera e delle varie piste che penetrano nei boschi sino alle recinzioni del CAMEN e di Camp Darby: che senso ha attraversare questi boschi e riempirli di polvere e smog (con gli ovvi problemi di inquinamento e disturbo della flora e della fauna, soprattutto nei pressi della nostra oasi di Cornacchiaia, che non a caso è stata scelta dal WWF Italia perché è già a da tempo una riserva del Parco) se poi si deve necessariamente confluire sulla via Pisorno e sulla via vecchia di Marina (visto che la Bigattiera si snoda in parte dentro le recinzioni militari) e incrementare gli inevitabili ingorghi già ivi presenti?  Si potrebbe intanto iniziare a eliminare le strettoie nei pressi della località Torretta e porre una rotatoria nella confluenza di via vecchia di Marina a S. Piero a Grado ( come già si progetta per lo svincolo autostradale) e poi, naturalmente, bisognerebbe potenziare e incentivare ulteriormente il trasporto pubblico e continuare ad educare la cittadinaza a preferirlo a quello privato.
Sarebbe comunque il caso, una volta fatti questi miglioramenti, di chiedersi  se valga la pena di agitarsi ancora per un problema che si verifica solo la domenica, solo perché le persone si ostinano ad andare per forza al mare tutti insieme e in auto proprio quel giorno della settimana, quando ormai è ben prevedibile che non solo a Tirrenia, ma a Viareggio, a Torre del Lago, a Cecina, a S. Vincenzo ed in innumerevoli località balneari italiane la domenica si arrivi e si esca ingorgati. Se comunque il problema lo si vuole affrontare prima o poi  con decisione, come ha affermato il Sindaco, suggeriamo che lo si faccia in forma partecipata e non solo in sede di un confronto a tre fra Regione, Parco e Comune come è stato detto. Al proposito La prego gentilmente di confermarci per tempo la nuova riunione proposta per il 30 settembre p.v.
Molte di queste considerazioni potrebbero sollevare anche qualche dubbio sulla perfetta coerenza e adeguatezza dei requisiti ambientali che anche quest'anno, aggiungendosi agli altri, hanno permesso al litorale pisano di fregiarsi della bandiera blu, requisiti fra i quali figura la presenza dell'area protetta del WWF a Tirrenia, ma credo di essermi dilungato abbastanza e chiudo qui, informandoLa che in tempi brevi il Comune e il Parco riceveranno una nostra proposta operativa per migliorare la visibilità e la fruizione delle spiagge libere di Tirrenia e dei parcheggi di Marina di Pisa.
Per il Comitato Oasi WWF Litorale Pisano
Dr. Ugo Macchia

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