sabato 3 dicembre 2011

salviamo il paesaggio del litorale pisano

Recentemente a Marina di Pisa si è costituita una associazione a difesa del paesaggio del Litorale Pisano, contro ulteriore consumo di territorio.
Come WWF accogliamo con attenzione e simpatia questa iniziativa. Il Manifesto della nuova associazione, pubblicato di seguito, è ampiamente condivisibile.
Speriamo di iniziare presto una proficua collaborazione.




MANIFESTO

per la costituzione della

ASSOCIAZIONE LITORALE PISANO - SALVIAMO IL PAESAGGIO

L’Italia è un paese meraviglioso. Ricco di storia, arte, cultura, gusto, paesaggio. Ma ha una malattia molto grave: il consumo di territorio. Un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno. Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata Seppellita sotto il cemento. Il limite di non ritorno, superato il quale l’ecosistema Italia non sarà più in grado di autoriprodursi, è sempre più vicino. Ma nessuno se ne cura. Fertili pianure agricole, romantiche coste marine, affascinanti pendenze montane e armoniose curve collinari, sono quotidianamente sottoposte alla minaccia, all’attacco e all’invasione di betoniere, trivelle, ruspe e mostri di asfalto.



Non vi è angolo d’Italia in cui non vi sia almeno un progetto a base di gettate di cemento: piani urbanistici e speculazioni edilizie, residenziali e industriali; insediamenti commerciali e logistici; grandi opere autostradali e ferroviarie; porti e aeroporti, turistici, civili e militari.

Non si può andare avanti così! La natura, la terra, l’acqua non sono risorse infinite. Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno, le identità culturali e le peculiarità di ciascun territorio e di ogni città, sembrano destinate a confluire in un unico, uniforme e grigio contenitore indistinto.

La Terra d’Italia che ci accingiamo a consegnare alle prossime generazioni è malata. Curiamola!

ANCHE IL NOSTRO LITORALE E’ MERAVIGLIOSO

Protetto da un Parco che racchiude un ecosistema ricchissimo di risorse naturali e di testimonianze storiche

Abitato da una popolazione che ama il suo territorio, il mare, la foce del fiume, la pineta, i tramonti, l’odore dei suoi alberi e delle sue brezze, il sapore del salmastro e dei cibi della sua tradizione.

Eppure anche qui la malattia è in agguato.

Abbiamo vissuto in questi anni un’epoca di fervore, di investimenti, di miglioramento delle infrastrutture, di nuove costruzioni. Il tutto nell’ambito di un disegno che si richiamava al tema della sostenibilità, e dunque dell’equilibrio tra nuove costruzioni e difesa dell’ambiente.

Ora la crescita rischia di trasformarsi in saturazione, l’equilibrio rischia di rompersi, il paesaggio di essere irrimediabilmente ferito. Troppi sono i segnali che ci fanno preoccupare.

Mentre continua a crescere la edificazione dei privati, si pensa di costruire dotazioni infrastrutturali sottraendo terreni alla pineta e ai campi.

Queste idee e questi progetti vengono motivati sostenendo che si tratta di piccoli accorgimenti, di piccoli sacrifici ambientali. In realtà, come è accaduto in passato e come l’esperienza insegna, ogni nuovo sacrificio di territorio ne chiama subito dopo degli altri.

La storia di Marina e Tirrenia insegna che ogni nuovo impianto dentro il verde ha generato la necessità di nuovi sacrifici di verde: per fare parcheggi, per mettere in sicurezza le strade, per favorire la circolazione. Le nuove edificazioni a Calambrone, si diceva, non impatteranno sull’ambiente. Ma ora ci si pone il problema della viabilità, di altre infrastrutture necessarie a rendere vivibile quella zona. Si pensa a costruire parcheggi sotterranei, ad asfaltare strade bianche, a costruire rotonde tra i pini, ad abbattere piante sane per far posto a nuove costruzioni.

Questa spirale deve essere interrotta.

La crescita senza limiti considera il territorio una risorsa inesauribile, la sua tutela e salvaguardia risultano poco utili in confronto alla tutela di interessi finanziari, qualche volta meramente speculativi.

Se il circolo vizioso che non viene interrotto, il litorale sarà snaturato e cesseranno le ragioni stesse che lo rendono meraviglioso.

Il paesaggio del litorale è un patrimonio collettivo , ma esauribile. Abbiamo il dovere di difenderlo, anche perché questa è la vera ricchezza della gente che ci abita.

STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO SUL LITORALE


I seguenti firmatari sottoscrivono questo manifesto perché si blocchi il consumo di suolo sul Litorale Pisano e si costruisca esclusivamente su aree già urbanizzate, salvaguardando il patrimonio ambientale e storico;

perché il Parco sia considerato una risorsa, e non un ostacolo sul percorso verso un maggior benessere;

perché tutte le nuove scelte siano il frutto di una discussione effettivamente partecipata.

Betty Barsantini

Fabiano Corsini

Renzo Moschini

Hanno già aderito : Valeria Antoni, Patrizia Ascione, Miro Berretta, Marco Betti, Athos Bigongiali, Carla Bini, Giovanni Carmignani, Varo Cava, Melania Ceccarelli, Nicola Cempini, Michela Falchi, Paolo Feroci, Claudia Gazineo, Alessandro Garzella, Antonio Ghionzoli, Andrea Maggini, Franco Marchetti, Giuliano Meini, Roberto Orselli, Sergio Paglialunga, Rossano Pazzagli, Luigi Puccini, Antonella Serani, Cristiana Torti, Alessandro Valenza, Tiziana Vincoletti, Ylenia Zambito


Di seguito il link per sottoscrivere il manifesto:

http://www.laboratorioentilocali.it/unaltravoce/index.php?option=com_content&view=article&id=74%3Amanifesto-della-nuova-associazione&catid=34%3Ala-nostra&Itemid=54

1 commento:

  1. Sono contento che Renzo Moschini, uno dei sostenitori storici del porto di marina di Pisa (la piu' grossa operazione di speculazione edilizia mai concepita sul litorale pisano), abbia finalmente cambiato idea...
    Roberto

    RispondiElimina