mercoledì 4 aprile 2012

Ormai è diventato un vero businnes: tagliare alberi...



Ormai è diventato un vero businnes: tagliare alberi a tutta randa, tutte le scuse sono buone, sono malati e nei viali possono cadere e causare danni, rischio idraulico e causa di alluvioni lungo gli argini dei fiumi, la manutenzione del verde pubblico è troppo onerosa per i Comuni, quando nevica o tira vento cadono ecc..

Tagliarli e trasformarli in truciolo, materia prima per le aziende che producono pellet da stufe o per la produzione di energia elettrica o per la coogenerazione è la giusta risposta che i nostri amministratori della cosa pubblica hanno adottato con somma gioia di tutti: ditte appaltatrici per la manutenzione degli argini dei fiumi e ditte incaricate della manutenzione delle alberature dei viali o parchi cittadini che così hanno un ‘ ulteriore fonte di guadagno ( da 25 a 90 euro la tonnellata ).

In alcuni casi questa pratica potrebbe anche essere accettabile in quanto capace di riciclare materia organica che altrimenti andrebbe classificata come rifiuto e finire in discarica o negli inceneritori, se almeno le piante tagliate venissero prontamente sostituite con altrettante giovani e possibilmente autoctone, cosa che finora qui dove vivo non ho mai visto fare... Franco galeotti,WWF Prato
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