venerdì 4 luglio 2014

OASI WWF DUNE DI TIRRENIA Comunicato stampa

Aggredito attivista  WWF che documentava danni all’Oasi Dune di  Tirrenia.

Distrutte le opere di ripristino ambientale chieste dal Comune di Pisa










La riaffermazione della legalità nell'Oasi WWF delle Dune di Tirrenia è durata poco. I soliti "ignoti" hanno distrutto tutto il lavoro mirato al ripristino della legalità che era stato realizzato a seguito del "ripristino ambientale"  imposto dal Comune di Pisa nello scorso mese di aprile per rimettere in sesto i numerosi sbancamenti realizzati lungo il vialetto pedonale di accesso allo stabilimento balneare Hoasy, la demolizione di parte della duna sabbiosa e la creazione di numerosi parcheggi abusivi. 

Tutte le staccionate poste a protezione dell'Oasi del WWF,  sono state completamente distrutte ma, fatto ancora più grave, un attivista del WWF che si apprestava a documentare i danni prodotti all'interno dell'area protetta, è stato oggetto di una aggressione da parte di uno dei gestori dello stabilimento balneare il quale, per impedire che venissero effettuate fotografie della situazione che si era venuta a creare dopo gli atti vandalici a danno dell'Oasi, lo ha inseguito gridandogli di non farsi mai più vedere nei paraggi e, afferrandolo violentemente per la mano destra gli ha provocato la frattura del pollice.Il WWF chiede alle istituzioni preposte di intervenire immediatamente per riaffermare la legalità all'interno dell'Oasi WWF, transennando l'area oggetto degli interventi di distruzione della zona retrodunale e della macchia mediterranea, in attesa di individuare il responsabile, anche per prevenire ulteriori reati e possibili utilizzi impropri delle aree non più protette dalle staccionate.

Firenze, 3 luglio 2014

1 commento:

  1. Il messaggio di Fulco Pratesi, Presidente onorario WWF Italia

    Vi prego di esprimere tutta la mia indignata solidarietà agli attivisti dell'Oasi delle Dune di Tirrenia, vittime, personalmente e con le loro strutture, di una criminale aggressione. Purtroppo le associazioni e le persone che generosamente lavorano per difendere la natura e rendere il pianeta più vivibile sono spesso presi di mira da coloro che solo nella distruzione e negli illeciti guadagni che da essa provengono traggono ragioni di vita.

    Cari saluti,

    Fulco Pratesi

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