Con una nota inviata al Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, il WWF solleva con forza il problema del controllo delle rotte all'interno del Santuario internazionale dei Cetacei e chiede un atto di verità e coerenza perché venga avviata una gestione reale, e non puramente formale, in un'area marina preziosa per la biodiversità, interessata ogni anno da oltre 10.000 transiti commerciali (non considerand le imbarcazioni private), senza alcun obbligo di rotte certe e senza alcun riscontro satellitare costante. "In assenza di regole basilari che sono state troppe volte rinviate - scrive il Wwf nella nota - il Santuario dei Cetacei, istituito nel 1999, non è in grado di tutelare adeguatamente i propri beni ambientali e paesaggistici, e perde totalmente la sua ragion d'essere, tanto da poter essere dichiarato un sostanziale fallimento. Ne sono gli esempi più recenti il drammatico incagliamento della Costa Concordia al Giglio e quanto accaduto all'alba del 17 dicembre 2011, quando l'Eurocargo Venezia della Grimaldi Lines, ha perso due semirimorchi trasportati in coperta, contenenti tonnellate di un catalizzatore al cobalto-nichel estremamente inquinante a sud dell'isola di Gorgona, a una ventina di miglia dalla costa e a una profondità variabile tra i 120 e 600 metri, per un totale di 198 fusti metallici non ancora recuperati". Per leggere il resto
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